L'ultima estate che giocammo ai pirati
L’incredibile estate in cui tre ragazzi diventarono uomini. Estate del 1951, nella bassa parmigiana: gli echi della guerra non si sono affatto spenti né gli odi che hanno contrapposto le famiglie. Armi sono nascoste dovunque, nelle soffitte, nelle cantine. Tre ragazzini: Luca, il narratore, Davide e “il” Mario. Stanno sempre insieme, li chiamano “i tre moschettieri”, giocano a biglie, ai pirati, con le armi di legno, ma ormai ascoltano soprattutto gli adulti, curiosi delle loro storie. Un giorno è proprio Luca a scoprire, con il cranio sfondato, il cadavere di Delmo, considerato un po’ lo scemo del villaggio, un uomo buono al quale i ragazzi erano molto affezionati. Gli indizi sembrano incolpare un reduce inglese rissoso e ubriacone, Jona. E il Mario, il più smanioso di crescere, a sua volta figlio di un ubriacone violento, decide che non si può lasciare impunito l’assassino di Delmo. Decide che bisogna vendicarlo…
Editore: Mondadori
Pagine: 286