Pianoforte vendesi
La storia dell'uomo chiamato "il pianista", a causa delle sue dita magre e affusolate, ma la sua professione è molto diversa e difficilmente lo tiene lontano dai guai. È la notte dell'Epifania, sera di festa a Bellano. Dal treno scende "il Pianista" - così chiamato per via delle sue mani lunghe e affusolate -, ladro di professione. Piove, fa freddo. Perlustrando le contrade nell'attesa della folla che assisterà alla processione dei Re Magi, il Pianista incappa in un cartello affisso su un vecchio portone: "Pianoforte vendesi". Incuriosito, dopo aver saputo che l'appartamento è disabitato e visto che il tempo non migliora, rovinando così la festa e soprattutto trattenendo nelle loro case le sue possibili prede, decide di entrare...
Editore: Garzanti
Pagine: 88