Pakistan, il santuario di Al-Qaida
Il viaggio nei complotti dell’Isi, i servizi segreti pakistani, comincia alla fine degli anni ’70, quando, con l’invasione dell’Afghanistan, si trasformano nei protagonisti di un grande gioco internazionale. Negli anni ’80 sono i principali referenti della Cia e distribuiscono in Afghanistan armi destinate alla guerriglia antisovietica. Negli anni ’90 creano dal nulla i talebani, appoggiandoli nelle scorrerie che li porteranno alla conquista di Kabul e mantenendo i rapporti con Bin Laden. Gestiscono lo sviluppo delle testate nucleari; organizzano l’attività terroristica degli indipendentisti del Kashmir. Dopo l’11 settembre l’Isi assicura la fuga di al-Qaida e dei comandanti talebani dall’Afghanistan e contribuisce allo sviluppo di un movimento integralista talebano. Trasferendo uomini, fondi e agenti sotto etichette di comodo crea una rete di servizi in grado di gestire la rinascita talebana in Afghanistan, garantire la sicurezza dei vertici di al-Qaida e organizzare attentati.
Editore: Boroli
Pagine: 208