HHhH
HHhH è un acronimo coniato dalle SS che in tedesco significa «il cervello di Himmler su chiama Heydrich» (Himmlers Hirn heißt Heydrich). Heydrich era il capo della Gestapo e dei servizi segreti nazisti, il pianificatore della Soluzione Finale, al vertice del Protettorato di Boemia e Moravia. Era soprannominato «la bestia bionda», «il boia». Binet ricostruisce, attingendo a una molteplicità di fonti, la personalità del gerarca nazista, dall’infanzia problematica fino all’attentato che lo uccise nel 1942. La narrazione è strutturata a imbuto, i capitoli si muovono avanti e indietro nello spazio e nel tempo, per convergere nella città di Praga, luogo dell’attentato. Due paracadutisti cecoslovacchi sono inviati a Praga da Londra con l’incarico di assassinare «l’uomo piú pericoloso del Terzo Reich»: l’attentato riesce a metà (Heydrich viene ferito ma morirà in ospedale per un’infezione). Durante la folle caccia agli assassini, un villaggio viene completamente raso al suolo e tutti i suoi abitanti uccisi o mandati nei campi di sterminio. La feroce rappresaglia termina nella cripta di una chiesa del centro di Praga, dove i due paracadutisti resistono per ore a centinaia di soldati nazisti prima di suicidarsi.
Editore: Einaudi
Pagine: 346