Le spie del fascismo
Novembre 1922: Mussolini forma il suo primo governo con l’appoggio di liberali e popolari. Il consenso politico c’è, e c’è anche, in parte, una parvenza di consenso dal basso. Ora occorre consolidare una leadership conquistata con metodi violenti, limitare gli eccessi delle fazioni estremiste, controllare le correnti politiche avverse, porre sotto sorveglianza uomini e gruppi potenzialmente nocivi. È così che il Duce inizia la creazione di un potente apparato di intelligence. La Pubblica Sicurezza, la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, il Servizio Informazioni Militari, la Ceka, destinata a svolgere le operazioni più cruente, e l’Ovra, che fin dal nome denuncia tutta la sua tentacolare e invasiva onnipresenza.
Editore: Olimpia
Pagine: 112