Il ragazzo che io fui
Sergio Zavoli, uno dei grandi del giornalismo italiano, vero cronista, straordinario narratore e raffinato poeta, ripercorre in una sorta di “narrativa della memoria” ottant’anni di vita straordinaria, dall’infanzia e adolescenza scandite dal Giro d’Italia e dalle goffe e ribalde adunate fasciste, alla fuga prima a San Marino durante i bombardamenti e più tardi a Perugia. Quindi il ritorno a casa al seguito dell’Ottava Armata, la nascita a Rimini del primo giornale “via cavo” d’Italia – diffuso da una rete di altoparlanti – e l’inattesa proposta di Vittorio Veltroni di fare quella radiocronaca per la Rai di Bologna- Genova che deciderà del suo destino in Via Asiago 10. E poi gli anni della democrazia risorta dalla dittatura, della ripresa civile e morale, del boom economico, ma anche quelli delle grandi stragi, del terrorismo, della crisi politica, della fine della Prima Repubblica e della nascita della Seconda. Un lungo viaggio nella storia del nostro Paese al seguito di un protagonista dell’informazione.
Editore: Mondadori
Pagine: 224