Cartoline dai morti
Penetranti, ironici, secchi questi racconti sono affidati alle voci dei morti che inviano le loro cartoline da un posto sconosciuto, spedendoci di volta in volta un soffio impercettibile, una leggera pena, un sollievo, una vertigine, una sorpresa. La morte è l'occasione per disegnare in poche asciutte parole il ritratto di se stessi e del proprio mondo, alle prese con "questa cosa che forse regge tutto, questo niente che sorregge e corrode ogni cosa". Poi, in modo dolce-amaro, condensano in un'immagine l'ultimo bagliore di memoria: una luce sul comodino, un barattolo di caffè, un maglione verde, le prime rose, una torta di compleanno, un solitario, una vigna, un mandarino, le rondini che fanno avanti e indietro, una donna amata, una sconosciuta...
Editore: Nottetempo
Pagine: 112